Occhi chiusi. Una distesa verde. La tinozza della nonna usata per il bucato. L’odore del sole che asciuga i panni appena stesi. La pelle respira aria buona. I sensi si placano e dentro una pace leggiadra inizia ad abitare l’animo. Una nuvola di buono fa capolino ad ogni respiro per far conoscere il profumo del bianco. E dentro soffia la sensazione che nulla è mai stato così nitido e pulito: l’armonia tratteggia il primo sorriso caldo e placido di fronte ad un odore che racconta i sogni di bambino e quelli di una vita.
La cenere, come alfa ed omega, diventa reale protagonista in questo profumo. Lye, la liscivia usata un tempo per sbiancare e per pulire torna drammaticamente alla nostra memoria olfattiva evocata da un profumo unico ed assoluto. Puro. Le note di testa, citriche e frizzanti ottenute con bergamotto calabrese e limone di Sorrento, si ammorbidiscono poco dopo con l’intrusione speziata e calda dell’incenso. La parte centrale della formula è suggestionata dalla presenza dell’iris, delicatamente infusa in un accordo asciutto di cuoio. Note di fondo irradiate di patchouli e opoponax chiudono la coda di questo profumo che non mancherà di conquistarvi.