Collezione 2016 – il riscatto

Con la collezione 2016 ho voluto celebrare un concetto assoluto di Donna, l’incarnazione estrema di una femminilità che si esplicita in scelte di coraggio e di audacia.

Una Donna che rifugge dal ruolo di pedina del Destino e si fa lei stessa destino di sé, sfidando convenzioni e scelte di comodo per assumere il peso ingombrante di decisioni complicate e sentimenti devastanti.

Una Donna impastata di vita e d’amore, intrisa di Luce e di Ombre che in un dicotomico alternarsi ne raccontano la sfaccettata complessità.

Perché la Donna di Collezione ’16 è una Donna difficile, una Donna che fa paura perché basta a se stessa e che anche nel momento della resa vince comunque, allorché i suoi principi le sopravvivono.

E’ una donna che compensa le altrui debolezze e che, con il suo coraggio, nobilita la viltà di cui spesso si ammantano uomini irrisolti.

La femminilità violata è un dramma tragicamente rappresentato su scene senza tempo né luogo, che non conosce distinzione di razza, religione o appartenenza. Per questo la Donna che ho voluto raccontare con le mie nuove fragranze si fa arma da taglio dell’oscurità e porta avanti un doloroso processo di lacerazione delle tenebre, diventando un’ombra assordante, un grido che afferma con forza il suo esistere e che non può essere ignorato.

E’ il grido delle donne che un tempo venivano bruciate vive, è il grido delle donne tuttora arse al rogo del pregiudizio, di quelle sterminate tra le mura di casa, quello lacerante delle donne che in alcuni luoghi vengono ancora sottoposte a pubbliche esecuzioni sotto lo sguardo ipocrita e inerme del mondo. E’ il grido di ombre che fanno rumore, il grido di ombre che fanno luce.